Lo Yemen è molto probabilmente uno dei paesi più sottovalutati del globo. In pochi sono in grado di localizzarlo su una mappa, ancora meno sono quelli che trovano un motivo per visitare questo angolo sperduto di mondo. In uno dei miei articoli precedenti ho avuto modo di raccontare il mio viaggio in Yemen di sei anni fa, in un periodo in cui il governo e i gruppi tribali del nord avevano raggiunto una tregua. Nel mio articolo ho descritto alcuni dei fantastici tesori che lo Yemen nasconde, cercando di promuovere una campagna sui social network per salvarli dai conflitti Quando scrivo un blog, cerco di usare i social network con lo scopo di far conoscere meglio questa nobile nazione, nella speranza che altri blogger al mondo si uniscano alla mia missione.

Dall'inizio della Primavera Araba - che in Yemen ha preso le sembianze della Rivoluzione Yemenita - la comunità internazionale ha smesso di ignorare queste terre isolate - in quanto sempre più spesso protagoniste dei telegiornali. Sfortunatamente, non per dei buoni motivi. Iniziato come guerra civile, il conflitto è degenerato in qualcosa di molto più complesso. Dopo che l'ex presidente Abdullah Saleh si è fatto da parte nel 2011, i militanti dei gruppi fondamentalisti islamici hanno messo radici nel paese, mettendo in pericolo la sicurezza della popolazione yemenita con attacchi alle forze di polizia. Come spesso accade quando vengono utilizzati ordigni nelle zone trafficate, la maggior parte delle vittime sono ignari passanti, con l'unica colpa di trovarsi al posto sbagliato al momento sbagliato.

Le elezioni presidenziali avranno luogo il prossimo febbraio, ma la situazione del paese è molto lontana dall'essersi stabilizzata. Lo scorso agosto, dei militanti di Al-Qaeda hanno cercato di assassinare il Primo Ministro Mohammed Salem Basindwa. Alcune settimane dopo, 40 soldati yemeniti sono rimasti vittime in doppio attacco sincronizzato. All'inizio di dicembre, il ministro della difesa è rimasto coinvolto nello scoppio di una auto-bomba, con dozzine di morti. Molte persone - in maggioranza dottori e infermiere - hanno perso la vita per mano degli assalitori che hanno cercato rifiuto nel vicino ospedale. Anche se Al-Qaeda in the Arabian Peninsula (AQAP) - il gruppo fondamentalista che ha rivendicato l'attacco - ha successivamente chiesto scusa alle famiglie delle vittime, nessuno le riporterà in vita.

C'è più di un motivo per essere preoccupati della situazione in Yemen. Tuttavia, non posso che essere speranzoso riguardo al futuro di questo paese. Nel tempo che ho passato con gli yemeniti, ho avuto la possibilità di toccare con mano la loro saggezza e generosità. C'è tanto di buono in questo popolo orgoglioso, e non posso che sperare che trovino il modo di contrastare coloro che li stanno facendo soffrire, così da porre la parole fine ai conflitti interni. Il paese ha bisogno di riforme serie, a tutti i livelli, e questi cambiamenti sono necessari affinché la popolazione compia passi in avanti. I conflitti sono certamente il problema più gravoso, ma ci sono da prendere in considerazione anche secoli di tradizioni retrograde, tra queste i matrimoni minorili. Anche se il fenomeno continua, il governo yemenita ha provato a fermare questa pratica. Qualche settimana fa le autorità locali sono state in grado di bloccare il matrimonio di una bambina di nove anni. Gli ufficiali del paese non erano mai intervenuti in situazioni simili, e ciò mi fa ben sperare che secoli di bigottismo stanno iniziando a scricchiolare sotto il peso della comunità internazionale, con il buon senso che finalmente prevale sulle tragedie dei matrimoni combinati, degli abusi domestici e dei delitti d'onore.

C'è di più. Lo scorso novembre, l'attivista yemenita e nobel per la pace Tawakkol Karman - la prima donna araba a meritare questo premio - ha donato mezzo milione di dollari a un fondo a beneficio delle famiglie che sono rimaste coinvolte nella Primavera Araba in Yemen. "È mio dovere verso i giovani che hanno sacrificato la loro vita per il cambiamento, per dar vita ad uno Yemen fondato sulla libertà, sulla giustizia, sull'eguaglianza e sul buon governo. " - ha annunciato Karman dopo la decisione. Con il suoi impegno e i suoi sacrifici, Karman ha mostrato come la nuova generazione di yemeniti possa guidare la propria nazione verso un futuro migliore, mettendo in discussione tradizioni sbagliate e le pratiche discriminatorie. Non vedo l'ora che questi giovani cittadini riprendano in mano le sorti delle loro vite, cambiando un sistema che non funziona da secoli.

Ora come ora lo Yemen è un disastro, e anche se la comunità internazionale tiene sotto controllo la situazione, nessuno muove un dito per aiutare la popolazione, troppo impotente e isolata per contrastare efficacemente gli estremisti. Tutto ciò che posso fare è mettere in risalto l'azione di persone come Tawakkol Karman, che sta usando la propria vita per combattere l'ingiustizia e la mancanza di libertà, con l'aiuto delle risorse che mi sono offerte dall'alfabetizzazione digitale e dai social media. Mi appello a una comunicazione senza confini, focalizzata allo scopo di far conoscere questo posto e queste persone meravigliose, che non meritano certamente di essere lasciate da sole.

Se avete perso i miei articoli precedenti sull'argomento, leggete sotto e sentitevi liberi di commentare e condividere sui vostri social media. :-)