Eccoci arrivati alla seconda puntata dell'analisi di Io sono un gatto! Non credevo nemmeno io di continuare. E invece sì! In questo articolo, mi piacerebbe continuare a parlare di come l'opera sia profondamente legata al Giappone dell'era Meiji e delineare in breve i punti che ritengo salienti per un'analisi adeguata dell'opera.
Come sottolineavo nella parte precedente, Io sono un gatto non è affatto un'opera sradicata dal suo tempo. Al contrario vi è profondamente connessa, tanto da risultare inconcepibile senza un opportuno collegamento al periodo storico a cui si riferisce. In essa sono infatti trattati con acutezza e disincanto temi cuomo moderno, il ruolo fondamentale degli intellettuali nella costruzione del Giappone Meiji e onnipresente contrapposizione fra mondo della cultura e mondo del denaro. Ogni elemento del testo è funzionale alla formazione di una critica alla società che, nonostante il tono umoristico, non manca di profondità. In particolare è articolata su due livelli una presa di posizione contro l'occidentalizzazione dilagante: da un lato rispetto alle conseguenze generali per la società giapponese, spinta ad abbandonare le proprie abitudini in nome di un progresso vissuto acriticamente e che spesso consisteva soltanto nella mera imitazioni di usanze occidentali, ritenute migliori di quelle autoctone solo in virtù di un pregiudizio; dall'altro, più nello specifico, rispetto alla formazione di una letteratura giapponese moderna, che avrebbe dovuto ottenere una dignità pari al modello occidentale ricercando uno sviluppo autonomo.
All'inizio delineerò quindi un quadro storico dell'era Meiji sottolineandone gli sviluppi letterari in seguito al contatto crescente con il mondo occidentale e le problematiche derivanti da questo scambio culturale, che avranno grande influenza sulla scrittura di Sōseki. Successivamente mi piacerebbe presentare la figura di Natsume Sōseki, con una panoramica generale sulla sua produzione, prestando particolare attenzione ai punti chiave della sua filosofia personale. Le circostanze generali che portarono alla genesi di Wagahai wa neko de aru, la fortuna dell'opera e la posizione specifica di Sōseki rispetto alle correnti letterarie del periodo verranno analizzate in seguito; in questo contesto mi concentrerò sull'analisi stilistica, evidenziando l'originalità dello stile di Sōseki sia dal punto di vista strettamente formale, sia rispetto ai modelli letterari a sua disposizione, quello tradizionale e quello occidentale. Una sezione a sé stante sarà dedicata all’analisi della figura del narratore in Wagahai wa neko de aru, sottolineandone aspetti originali e funzionalità all’interno del testo. Infine, opererò un'analisi dei personaggi, a partire dal professor Kushami, caricatura dello stesso autore, per sviluppare poi una panoramica di tutte le altre figure del testo, positive e negative; evidenzierò quindi gli aspetti didascalici dell'opera, sottolineando la connessione fra satira e tematiche trattate.