La visione del femminile diventa duplice se si prende in considerazione lo scritto di Andrea De Carlo “Due di Due”. Le donne sono esperienze parallele dei personaggi principali, infatti una base fondamentale dell'amicizia tra Mario e Guido sarà il fascino che il secondo riesce ad esercitare nel genere femminile: anche grazie a questo i due protagonisti si legheranno, dato che in un primo momento il protagonista Mario cercherà di imitare i comportamenti di Guido in relazione alle donne.
E' evidente nel romanzo la contrapposizione tra la donna portatrice di valori, come Martina, e la donna come mera conquista e specchio delle aspettative della società moderna. Martina, che diventa la compagna di vita di Mario quando egli si trasferisce in campagna, è un personaggio di svolta e crescita e aiuta quest'ultimo a superare la propria impermeabilizzazione dei sentimenti, facendogli riscoprire dei nuovi valori sentimentali. Quando incontra Martina, infatti, Mario scopre anche un nuovo rapporto con sua madre, tramite lo disgregazione dei valori fittizi di cui ella era rivestita, ossia un punto di vista borghese e tipico di una persona abituata a stare sopra un piedistallo. Il rapporto con la ragazza non è caratterizzato solo dalla fisicità che era il punto cardine dei rapporti passati, ma da una condivisione di ideologie comuni, da una vera affinità intellettuale. Essi insieme vivono un legame naturale in una realtà di campagna, e ciò non rappresenta più un rifugio.
Al contrario le donne di Guido, il secondo protagonista, possono essere definite ritratti indicativi di tipi umani della nostra realtà: sono meri prodotti della società, passano senza lasciare traccia, non incidono la personalità e non concorrono ad una crescita interiore per il personaggio, che rimane infatti vittima del proprio passato e di uno sbagliato stile di vita. Non trovando punti di riferimento stabili, le esperienze di Guido concorrono al suo suicidio. L'esempio lampante delle relazioni con donne problematiche è dato da Laurie, la ragazza australiana di cui Guido si innamora: è una ragazza viziata, vittima di droghe e vizi, che non mangia e vive la sua vita in costante disequilibrio nonostante sia benestante. E' uno specchio del peggio che la società può chiedere ad una persona e anche per questo Guido si legherà a lei come a nessun'altra, impantanandosi in una relazione che distruggerà entrambi.
A caratterizzare la visione di De Carlo non sono tanto le esperienze di vita quanto l'epoca in cui vive e la società che lo circonda, ossia quella contemporanea.