Opere di Baudelaire:
- I Paradisi Artificiali
- Lo Spleen di Parigi
- I Fiori del Male (poemetto che racconta una storia)
Baudelaire è uno dei più grandi poeti dell'800.
SPLEEN
"Spleen" è una parola inglese che inizialmente significava "milza", quindi "bile"; successivamente il termine assunse il significato di "malinconia", "disgusto". Già dal semplice titolo si intuisce qual è il tema principale della poesia, espressione, appunto, di un malessere esistenziale, di una incapacità di reagire alla noia devastatrice.
Esprime sensazioni dolorosissime affidando a certi elementi della natura il compito di sottolinearle.
Uomo e natura soffrono insieme -> la natura viene filtrata attraverso lo stato d'animo dell'autore. Nella traduzione vengono fuori alcune figure retoriche Sia il titolo del poemetto (i fiori del male) sia l'espressione "luce nera" sono ossimori. La poesia ha un andamento sintattico lontano dalla poesia tradizionale. Le campane sono atroci, mentre in genere le campane al massimo propongono malinconia (come in un canto del Purgatorio)
Per Baudelaire quando si è dentro lo spleen non si ha interesse per nulla. Il poeta a questo punto chiede aiuto a chi lo può aiutare (Dio). Dio non gli risponde e quindi il poeta si appella a Satana, che gli risponde. Alla fine il poeta vuole trarre i fiori dal male.
CORRISPONDENZE
La poesia comincia con "la natura è un tempio" -> la natura è una cosa sacra e religiosa Il poeta avverte dei messaggi. Il poeta non è più il poeta dell'800 ma viene definito poeta veggente, cioè poeta che entra in contatto con le forze pià misteriose della natura e svela ai lettori quello che la natura gli ha rivelato.
Baudelaire fa cenni su percezioni dell'uomo: l'uomo può sentire buoni o cattivi odori, e il poeta ricava significati profondi dagli odori. Sinestesia
poeta vate ----> poeta veggente poeta vate: poeta tradizionale che interpreta sentimenti e valori popolari. Basa gran parte dei suoi contenuti sui valori tradizionali (Dio, patria, famiglia). poeta veggente: interpreta la natura
Questa poesia inaugura una poetica nuova. Linguaggio: uso frequente di paragoni
*** L'ALBATRO *** Il poeta si sente incompreso e preso in giro dalla gente comune ma si sente dominatore della realtà quando sta sopra a tutti. Fine del ruolo del poeta vate.