Durante i miei 54 anni di vita ho avuto modo di imparare molte cose - la maggior parte proprio nell'ultimo periodo. Ho imparato molto sui sogni, sul lavoro e sull'apprezzare i lati positivi della mia vita. Ho creato sei vignette con protagonista Li'l D.K, il mio alter-ego animato, così da tenere sempre a mente quello che ho imparato.
Questa vignetta mi ricorda di non perdere di vista i miei veri sogni, che non sono gli stessi del "sogno americano" o qualsiasi altra cosa creata da Hollywood. Il mio sogno è essere una fumettista, ed è stato così da quando ero bambina che cresceva guardando i cartoni del sabato mattina, dagli anni sessanta agli anni ottanta. Ho svolto diversi lavori durante gli anni (supplente, cuoca in un ospedale militare) - per tirare avanti, ma il sogno di diventare una fumettista non mi ha mai abbandonato. Adesso, con l'avvento di internet e della tecnologia, sto realizzando il mio sogno - shooting for my right moon, appunto.
Ho commesso qualche passo falso mentre inseguivo il mio sogno. Tempo fa, un fumettista di successo doveva avere i propri lavori pubblicati su The New Yorker, lavorare in uno degli studi di animazione importanti (come Hanna-Barbera), o avere le proprie strisce pubblicate su migliaia di giornali. Ho provato a percorrere queste strade, da giovane, in quanto erano le uniche strade disponibili. Oggi, invece, grazie a Internet e a siti come Film Annex, posso creare e mostrare i miei lavori ai miei fan - senza l'aiuto delle "persone giuste". Questo è il mio "right building".
A volte parliamo troppo di cosa ci piacerebbe fare, di cosa faremo in futuro. Ciò ci fa sentire già persone di successo, soprattutto quando gli altri si complimentano con noi per avere obiettivi così ambiziosi. Il problema è tale sentimento può bloccarci dal fare quello che serve per raggiungere i nostri sogni. Il motivatore Eric Thomas - un senzatetto che è arrivato a creare un business sul motivare gli altri, dà spesso questo utile consiglio: STA' ZITTO! Parlane solo una volta, poi impegnati a fare ciò che devi. È una lezione che sto ancora imparando.
Tutti amano pensare al futuro, soprattutto i ragazzi. "Quando sarò grande", "Quando avrò il mio primo lavoro", "Quando mi sposerò", "Quando avrò un bambino", etc. Ma le persone possono diventare così schiave del "quando" da dimenticare il presente e tutto ciò di buono che hanno al momento. Non guadagno milioni come fumettista, vivo in un appartamento con un solo letto. Non ho la tv via cavo e compro i miei vestiti dai discount. Ma ho una famiglia che mi supporta e mi ama, che io amo a mia volta, un convertitore digitale sulla mia vecchia TV analogica e un appartamento che ha bisogno solo di essere pulito, per essere accogliente. Mi piace la mia vita al momento.
Questa vignetta si lega all'ultimo messaggio. Ho così tanto al momento, tante persone a cui voglio bene, come i miei amici. Il miei compagni alla First Assembly of God a East Chicago, i miei colleghi alla Paul Henry Gallery, i miei vicini di casa della Sezione C del mio condominio.. tutte benedizioni, per me.
Questa è per me la più grande delle verità. Seguire i miei sogni da fumettista mi costa tanto in termini di duro lavoro, pratica e nell'impegnarmi a fare sempre meglio. Realizzando che l'arte è anche un business, devo saper vendere me stessa e il mio lavoro, lavorare quando non ne ho voglia (la voglia arriverà dopo) e avere a che fare con la paura di fallire e di non essere accettata e capita da tutti (nessuno lo è). È una battaglia ogni giorno - e la maggior parte delle volte, sono io a vincere. Hey, dopo tutto, io ho successo!