Il mio rituale di ogni mese di gennaio, in ambito musicale, consiste nel cercare di leggere tutte le classifiche dei vari “Best Of” dell’anno che si è appena concluso sulle riviste musicali cartacee e virtuali che amo di più: di solito si tratta di classifiche della redazione, dello staff, dei lettori, dei vari forum e così via, che mi sono molto utili per capire se mi sono perso qualcosa per strada. Facendo un confronto incrociato con tutte le fonti a disposizione, sembra proprio che per il 2013 mi sia sfuggito un artista importante (ora vi dico chi) che ha pubblicato un album intitolato "New History Warfare Vol 3: To See More Light". L’artista in questione si chiama Colin Stetson, che io, mea culpa e da profano del jazz, ho colpevolmente ignorato per troppi anni. Eppure avrei benissimo potuto conoscerlo prima e imbattermi in lui anche indirettamente, visto che la sua biografia parla di numerose e prestigiose collaborazioni con alcuni artisti indie-rock che ben conosco (e adoro): Arcade Fire, TV On The Radio, Bon Iver, The National, Godspeed You! Black Emperor, solo per citarne alcuni. Che questo mi serva di monito e di lezione: sempre leggere i credits pubblicati nei libretti dei CD per scoprire tutti i segreti di un certo sound e di una composizione.
Tanto per approfondire la conoscenza di Mr. Stetson, prima di immergermi nello studio e nell’ascolto delle sue opere, ho appreso quanto segue e vorrei condividerlo con chi ha la bontà di continuare a leggere i miei post:
-Il genere musicale di Colin Stetson è inquadrabile nell’etichetta “Avantgarde-Jazz”.
-Pur suonando tutti i tipi di sax, Colin predilige il sax contrabbasso che utilizza ricorrendo a una tecnica di respirazione “circolare” che gli permette di suonare lo strumento senza interrompersi.
-Di solito incide i suoi album senza sovraincisioni, “buona la prima”, tappezzando lo studio di registrazione con 24 microfoni disposti strategicamente per cogliere ogni sfumatura dello strumento e della propria voce (ebbene sì, grazie a un particolare tipo di microfono posto direttamente su una fascia a contatto con la propria trachea, riesce a emettere suoni che catturano le vibrazioni emesse dalle corde vocali e contemporaneamente suona il sax. Se non l’avessi visto in un video live con i miei occhi, non ci avrei mai creduto).
-Colin Stetson è una persona squisita che non si dà affatto delle arie: al contrario, ama parlare del proprio lavoro con tanta passione e dialogare con il pubblico, spiegando in molti casi l’origine e la struttura di certi suoi brani, anche dal punto di vista tecnico, per renderli più accessibili e fruibili.
Limitarsi all’aspetto tecnico e virtuosistico di Colin nei confronti del sax è quantomeno riduttivo. Come ha scritto Gianfranco Marmoro su Onda Rock: “Colin Stetson (si candida) come il Jimi Hendrix del suo strumento", ma in realtà quello che colpisce davvero è l’anima che riesce a infondere alle proprie composizioni, un qualcosa di veramente inaspettato e innovativo. Io ne sono rimasto stregato.