Mio babbo, Eugenio Meriggi, nacque il 22 novembre 1912 a Firenze da madre Ida e padre Guido, mia nonna era una ricamatrice bravissima, aveva imparato in collegio dalle suore dato che era orfana, mio nonno aveva una carrozza col cavallo e faceva servizio di piazza come ora fanno i taxi. Ho una sua foto di lui sulla sua carrozza che sembra un principe.
Mio babbo Eugenio dimostrò subito la sua capacità artistica, ma allora studiare era un lusso e cosi' andò da un artigiano a "bottega" come si dice ancora a Firenze. Imparò il mestiere di lavorare il legno, ma in seguito avrebbe scolpito anche l'avorio, l'ebano. Disegnava benissimo e anche dipingeva, si intendeva anche di meccanica, infatti durante la seconda guerra mondiale lavorò alla Pignone che era una nota industria in Firenze, come modellista. Alla Pignone lavoravano anche il fratello maggiore Edoardo ed il fratello Enrico.
Dopo la guerra però ritornò a fare l' artista perchè quella era la sua passione, anche se la vita sarebbe stata più incerta. Ricordo mio babbo sempre chino sulle sue sculture anche qualche volta molto grandi, Spesso erano Santi, Madonne, Cristi, tutti per chiese, quasi tutti i committenti erano sacerdoti, del resto come ai tempi del Rinascimento.Mio babbo diceva che ra certo che con il suo lavoro si era assicurato il Paradiso!!!
Mio babbo era un uomo molto dolce e affettuoso, ma nello stesso tempo aveva quella vena ironica che è tipica dei Fiorentini, le persone dicevano che non si sapeva mai quando scherzava o faceva sul serio. Sono stata molto fortunata ad avere un padre cosi', quando è morto nel 1983 è stato un grande dolore e tuttora lo penso e sono contenta di tenere aperto il suo studio, spero che lui lo veda.
Maria Meriggi