Nel corso di questo post e del prossimo scriverò ed esporrò quello che ho imparato lavorando per un anno nell'industria della moda a Singapore. Durante il mio recente viaggio di ritorno a New York, molti mi hanno chiesto come fosse (o addirittura, se fosse reale) il mondo della moda a Singapore. Se devo essere onesta, mi aspettavo di più.
Da un punto di vista commerciale, mi sarei aspettata maggiore creatività e motivazione. Dal punto di vista di un consumatore, mi sarei aspettata gusto migliore e sostegno più ampio, non essendoci un termine migliore per esprimermi.
Per quelli a cui piacerebbe conoscere o avere una comprensione base dello status attuale dell'industria della moda di Singapore, ecco gli elementi principali da una prospettiva di distribuzione al dettaglio:
1. Fashion e-commerce? Venite da Zalora?
Nominate il termine Fashion e-commerce ed immediatamente Zalora diventerà una società ed un argomento di conversazione che non potrete evitare. Zalora, per quelli che non la conoscono, è un gigante dell'e-commerce fondato da Rocket Internet e vanta $238 milioni di fondi a loro nome. Molti la hanno soprannominata la ASOS dell'Asia sud-orientale. Sono rinomati per il loro marketing SEO molto, molto aggressivo.
2. I tre maggiori venditori al dettaglio/distributori conosciuti a Singapore nel commercio di beni di lusso sono Club 21, F J Benjamin e Valiram Group
Club 21 è famigerato per la loro ricchissima clientela madre-figlia e distribuiscono e possiedono i diritti di diversi marchi esclusivi come 3.1 Philip Lim, Dries Van Noten, Comme des Garcons, Mulberry, Bao Bao, Issey Miyake… (vi siete fatti un'idea).
F J Benjamin presenta una varietà più eclettica, che spazia da Givenchy, Goyard, Tom Ford fino a marche di distribuzione al dettaglio di massa come GAP, Guess e la loro etichetta personale, Raoul, che probabilmente è uno dei marchi di Singapore più conosciuti a livello internazionale.
Valiram Group detiene la distribuzione di Hermes, Salvatore Ferragamo, Versace, Tumi e anche di marchi più accessibili a livello di prezzi come Charles & Keith (di cui LVMH possiede un pacchetto azionario) e Victoria’s Secret.
3. Sottocorrente, se sei un designer locale o sei interessato a conoscere la scena locale/regionale: Blueprint, Workshop Element (W.E) e Inverted Edge meritano di essere seguiti.
Blueprint è stato iniziato da Tracy Philips, un tempo Manager di marketing presso Zouk (il più vecchio e famoso nightclub di Singapore), ed è al momento uno dei migliori spettacoli commerciali per esporre il talento dei designer della regione per opportunità potenziali di export.
Workshop Element, d'altra parte, è stato incominciato da Alfie Leong che possiede anche l'etichetta A.W.O.L. È un collettivo che raccoglie fashion designer locali ed esiste al momento come punto vendita temporaneo al West Gate Mall che si trova a Jurong fino a February.
Per quanto riguarda lo spazio online, (ed ammetterò apertamente le mie faziosità), Inverted Edge è un negozio di fashion e-commerce multibrand che gestisce una collezione di designer dell'Asia del pacifico. È possibile scoprire designer su Inverted Edge attraverso i loro profili, video e a palcoscenici motivazionali.
4. Fast fashion o high street fashion brands : Wing Tai Asia è il tuo migliore amico.
Vi piacciono Uniqlo, Topshop e altre marche del Regno Unito come Miss Selfridges, WAREHOUSE, Dorothy Perkins e Ben Sherman? Wing Tai Asia è il distributore. Oltre al commercio al dettaglio, la società possiede proprietà commerciali e residenziali. Sono anche i creatori di quella che chiamerei una delle carte fedeltà più popolari a Singapore; la F3 Community (tutti coloro che sono cresciuti a Singapore sono praticamente membri). Ho ancora la mia e la uso tuttora.
5. Media, modelle ed il resto
Al momento, non ci sono agenzie di PR degne di nota che trattino specificamente o per la maggior parte in moda (ossia KCD, PR Consulting e i loro equivalenti non esistono). I concetti di showroom, settimana di mercato o appuntamenti di mercato sono ancora termini di cui non si sente parlare. I fashion media, invece, affittano i vestiti direttamente dai distributori o dai venditori al dettaglio.
Le maggiori pubblicazioni di moda sono acquisite sotto licenza e sono o sotto la Singapore Press Holdings (SPH) o sotto Mediacorp, entrambe istituzioni regolamentate dalla Media Development Authority (MDA).
In termini di talenti, la ricerca di modelle da passerella di qualità internazionale è ancora un problema che deve essere risolto con urgenza (soprattutto considerando le quote delle agenzie).
Le due maggiori fashion week di Singapore sono la Audi Fashion Festival e la FIDé Fashion Weeks. Uno show è chiaramente più organizzato dell'altro e può essere identificato con chiarezza dalla folla. Quello che preoccupa di più, tuttavia, è la mancanza di editori di media internazionali e di compratori, sia a livello locale che internazionale.
Ahimé, l'industria della moda a Singapore è ancora molto, molto giovane. Ed è importante far notare che tutto deve avere inizio da qualche parte.
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Christine Pomeranz, professoressa e presidentessa di International Trade and Marketing for the Fashion Industries al Fashion Institute of Technology