Quando la maggior parte delle persone pensa all'autismo, la prima immagine che viene in mente è quella di un bambino riservato e silenzioso, incapace di esprimersi verbalmente ed emotivamente. Negli ultimi anni, però, il bisogno di una migliore comprensione dei vari sintomi manifestati dai bambini autistici ha avuto un grande impatto sull'interpretazione delle diagnosi. Alla Dott. Temple Grandin fu diagnosticato l'autismo in giovane età - ma fu fortunata, ritrovandosi in un ambiente progressista, dove venne circondata da genitori e professori che la supportarono. Anche soffrendo di un ritardo nello sviluppo della parola e altri disordini appartenenti allo spettro autistico, la Dott. Temple ha sempre seguito le lezioni con gli altri studenti, e anche subendo atti di bullismo da alcuni, è andata avanti, eccedendo nella carriera accademica, arrivando a laurearsi in psicologia al Franklin Pierce College. Ha poi continuato gli studi, ottenendo un master e successivamente un dottorato in zoologia.
Come scienziata, autrice e personaggio pubblico, la Dott. Temple è impegnata nell'affermare i diritti degli individui affetti da autismo - e di quelli animali. È promotrice di un approccio al disturbo autistico che ne veda una differenzazione in vari gradi, adattando così l'educazione in base al soggetto, in modo da attenuarne le disfunzioni sociali. La dottoressa, recentemente, si è seduta a fare due chiacchiere con l'ospite di #InTheLab Arthur Kade, condividendo il suo pensiero sulle zone grige e poco conosciute che caratterizzano lo spettro autistico, e presentando il suo nuovo libro "The Autistic Brain: Thinking Across the Spectrum". Il lavoro della dottoressa si concentra sul far conoscere al grande pubblico questa malattia - mistificata quasi quanto lo stesso cervello umano - e gli altri disturbi dello sviluppo neurologico, in un modo innovativo, modellato sul paziente.
(Traduzione dall'inglese ad opera di Nadea Translations)