Ragazze nigeriane rapite e Boko Haram - #BringBackOurGirls su #AfricaNews

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Ragazze nigeriane rapite & Boko Haram

Nella notte del 14 aprile 2014, nella città di Chibok nello stato di Borno, in Nigeria, 274 studentesse sono state rapite mentre si trovavano presso la Government Secondary School dall'organizzazione terroristica Boko Haram. Boko Haram ha sede nella Nigeria nord-orientale e sta prendendo di mira le scuole nigeriane, uccidendo centinaia di studenti, sin dai primi mesi del 2010. Il Governo nigeriano ha dichiarato lo stato di emergenza per il Borno nel maggio 2013, con l'intenzione di combattere contro quest'organizzazione terroristica. Questa decisione ha portato alla cattura e all'uccisione di molti membri di Boko Haram, costringendo al tempo stesso i membri rimanenti a fuggire in aree più distanti.

Boko Haram è diventata sempre più aggressiva fin dall'inizio del 2014. Soltanto nel 2014 è ritenuta responsabile di oltre 4,000 morti. L'organizzazione terroristica si è rafforzata grazie all'addestramento ricevuto da al-Qaeda. Boko Haram si oppone all'occidentalizzazione della Nigeria - soprattutto all'istruzione femminile. 

Nell'immagine precedente il leader di Boko Haram, l'organizzazione terroristica che ha rapito le ragazze nigeriane.

I membri dell'organizzazione terroristica hanno fatto irruzione nella scuola travestendosi e spacciandosi per guardie, ordinando quindi alle ragazze di alzarsi e di seguirli. Molte di loro sono state portate via grazie a dei camion, mentre altri membri di Boko Haram davano fuoco alle case di Chibok, bruciandole completamente e provocando ulteriori devastazioni. Sorprendentemente, la Government Secondary School era stata già chiusa diversi mesi prima a causa della scarsa sicurezza della zona, ma molti studenti provenienti da diverse scuole erano stati convocati per sostenere gli esami conclusivi proprio in questa scuola. 

#BringBackOurGirls

Secondo quanto riferisce il governo nigeriano, oltre delle 200 delle ragazze rapite non sono ancora state ritrovate. I verbali confermano che 276 ragazze sono state fatte prigioniere da Boko Haram - di cui 57 sono riuscite a fuggire durante gli scontri o successivamente. Testimoni oculari affermano che le ragazze sarebbero state avvistate mentre valicavano il confine di Ciad e Camerun in compagnia di alcuni militanti. Il 5 maggio, Boko Haram ha diffuso un video in cui rivendicava la responsabilità dei rapimenti.

Il leader di Boko Haram afferma che le ragazze non avrebbero dovuto frequentare la scuola, ma bensì sposarsi. Ha inoltre affermato che "Allah gli ha ordinato di vendere le ragazze", e che quindi lui ha intenzione di obbedire a questo ordine. Le ragazze sono costrette ad accettare la religione islamica e sono quindi vendute in spose ai membri di Boko Haram per 12,50 dollari. Resoconti più recenti affermano che il Governo nigeriano sarebbe stato avvisato quattro ore prima dell'attacco, ma non sarebbe quindi stato in grado di attuare in tempo le opportune misure di sicurezza.

Michelle Obama con un cartello con scritto #BringBackOurGirls in sostegno della campagna online.

Cercando di creare sostegno a livello internazionale, la campagna online #BringBackOurGirls sta attraversando tutti i social network e ha guadagnato il supporto di diverse celebrità e politici, fra cui P. Diddy e Michelle Obama. In un recente video diffuso da Boko Haram, tuttavia, il leader dell'organizzazione ridicolizza la campagna online al grido di "Bring Back Our Army" (ridateci il nostro esercito), tentando di ottenere la scarcerazione dei membri dell'organizzazione rinchiusi nelle prigioni nigeriane .

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Scritto da Steven Carpenter

 



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