Articolo originale: www.filmannex.com/blogs/film-review-the-machine-welsh-sci-fi-its-a-bit-crap/148761
Il recente remake di ROBOCOP è iniziato con un ridondante Samuel L. Jackson – mi sapete spiegare in che modo questo personaggio, un conduttore televisivo di destra e militarista, c'entri qualcosa con la trama? Non è una scusa valida per scambiarlo per Laurence Fishburne.
Ricomincio. Il recente remake di ROBOCOP incomincia con l'idea che l'esercito possa produrre peacekeeper robotici, droni con armi movibili che potrebbero sconfiggere il crimine e rassicurare (spaventare) la popolazione civile. L'unico problema è che mancano di capacità di giudizio, compassione umana e movimenti intestinali. La società che li ha realizzati ha colto l'occasione di costruirli parte uomo e parte macchina, in modo che questi peacekeeper apparissero umani, se non per il fatto che non ridano per BROOKLYN 99 – cosa c'è di divertente in BROOKLYN 99?
Il film fantascientifico gallese THE MACHINE incomincia con l'idea che il personale di servizio rimasto ferito possa essere guarito mediante arti robotici. Solo che così facendo diventano più robot che esseri umani. Obbediscono agli ordini ricevuti, ossia recitare le loro battute in tono monotono. I due film hanno in comune solo una cosa, ossia: nessuno ride per BROOKLYN 99.
Perché me la sto prendendo con questo show? Perché è attuale..
THE MACHINE è la storia un po' troppo familiare di uno scienziato con manie da Dr Frankenstein. Vincent (Toby Stephens) ha lavorato così a lungo in una struttura militare da dimenticare cosa sia un Tesco Metro. Quanto è una pinta di latte? ‘Può distruggere le cose?’ ‘Solo Weetabix!’ Uno dei suoi esperimenti finisce male e ferisce in modo grave un collega. Il Ministero della Difesa ricerca una scienziata americana, Ava (la ex ginnasta Caity Lotz) che ha un passato di disobbedienza civile. Perché ottiene questo lavoro? 'È geniale.' Inizia a investigare su che cosa si trovi nei piani più bassi della struttura militare. Le circostanze la fanno diventare la moglie di Frankenstein; Elsa Lancaster in calzamaglia.
Mi piacerebbe molto dirvi che THE MACHINE è un thriller magnetico, riflessivo, emozionante e carico di tensione, ma dovrei essere rimpiazzato da un chip elettronico. Ha le sue aspirazioni per diventare mainstream, un UNIVERSAL SOLDIER con un budget modesto - o se preferite EVE OF DESTRUCTION - solo che i suoi creatori non possono permettersi di abbandonare la zona. Ha i suoi momenti nelle conversazioni fra Vincent e Ava robotizzata, ma alla fine succede precisamente quello che ti aspetti. Il capo cattivo interpretato dallo zio di Ewan McGregor (Denis Lawson) arriva al dolce e i soldati robotizzati iniziano a pensare autonomamente; ‘non sono un aprilattine – sono un uomo'.
Mi dispiace per Toby Stephens; prima ALL THINGS TO ALL MEN e ora questo. Alcune consolazioni: è sul palco con Anna Chancellor in PRIVATE LIVES di Noel Coward. I possessori della tessera Cineworld Unlimited lo potranno vedere gratuitamente sul grande schermo nel Regno Unito (Giovedì 20 Marzo – soltanto per una notte). Lo sceneggiatore e regista è Caradog W James. Helen Griffin interpreta Mrs Dawson, che vorrebbe soltanto sapere cos'è successo a suo figlio.
Recensito al Fox Preview Theatre, Soho Square, London, Mercoledì 12 Novembre 2013, 18:30