Questa serie particolare assume un grande significato nello spazio raffinato dell'arte della mia pratica fotografica. Le foto che vedete sono state scattate nel corso di una visita al National Media Museum a Bradford nel Regno Unito nell'Aprile 2011. Mentre osservato i vari spazi espositivi, mi sono imbattuto in una mostra permanente di equipaggiamento e strutture di telecomunicazione, sia vecchie che contemporanee. In questa mostra ho trovato una cosa che posso descrivere solo come una gigantesca luce cilindrica, composta da centinaia di piccoli bulbi. La luce sembrava muoversi dall'alto verso il basso in svariate sequenze di movimento. A quel punto ho scattato una manciata di foto ravvicinate e ho proseguito nel resto della mostra, senza più pensarci.
Ritornando a casa, ho caricato le immagini (che prima non avevo controllato) sul mio computer, e con grande sorpresa ho scoperto di essere riuscito ad immortalare le luci che ho descritto sopra. Se seguite i miei blog, sarete sicuramente a conoscenza della mia passione per la fotografia astratta sperimentale, e ora che ci penso, queste foto hanno sicuramente giocato un ruolo importante nel mio interesse verso le fonti di luce artificiale. Cosa mi piace di più di queste immagini è la loro ambiguità, il fatto che possono essere interpretate in mille modi diversi a seconda di chi le osserva.
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Articolo originale: http://www.filmannex.com/blogs/photography-work-good-out-of-bad-series/119727
Traduzione dall'inglese a cura di Nadea Translations.