C'è un proverbio che dice:
Ogni mattina in Africa, una gazella si sveglia. Sà che dovrà correre più del leone per non essere uccisa.
Ogni mattina un leone si sveglia. Sà che deve correre più della gazella, o morirà di fame.
Non importa se sei un leone o una gazella, l'importante è che tu cominci a correre, quando sorge il sole.
Quando guardo i miei tre bambini (hanno dagli 8 ai 3 anni), noto come il loro primo pensiero sia mettere le mani sul primo smartphone o tablet a disposizione per giocarci, guardare foto o comunicare. La tecnologia di oggi è così accessibile, le applicazioni sono così ergonomiche all'interazione umana che persino i bambini piccoli possono imparare da soli dei processi complessi.
Il mio bambino più grande gioca a scacchi con me, con i suoi parenti e amici sull'iPad.
La sua passione per Angry Birds mi ha portato a questa citazione, pubblicata su NewsWeek/Daily Beast, l'anno scorso:
Lo stesso vale per tutte le età. Recentemente è stata diagnosticata a mia madre una leggera forma di Parkinson e le è stato suggerito di utilizzare un'applicazione per iPad chiamata Luminosity per allenare il cervello. La stessa applicazione è stata progettata per gli studenti universitari che hanno bisogno di migliorare le proprie performance di studio. Anche mio padre usa questa applicazione - e la trova divertente e stimolante.
Ho appena scaricato la PayWast News App per avere notizie dirette dall'Afghanistan, dove abbiamo costruito 10 Internet media Classroom, 2 Media Center e dove sponsorizziamo due team sportivi.
Pensando a cosa abbiamo fatto e cosa stiamo continuando a fare per i nostri 50,000 studenti in Afghanistan e negli altri paesi in via di sviluppo, credo sia ora di dire:
Ogni giorno, al mondo, una bambina si sveglia.
Sa che dovrà prendere in mano uno smartphone o un tablet per imparare e comunicare.
Il primo passo in assoluto verso l'alfabetizzazione digitale è dare accesso all'auto-apprendimento e agli strumenti di comunicazione, ad iniziare dagli smartphone e i tablet, proprio come l'iPhone che uso ogni giorno. Il concetto di aula va oltre le mura di una scuola. Segue infatti le dimensioni dell'area di un edificio coperta da una WiFi o dal 3G, o persino una intera regione.
Ecco una storia:
C'era una volta un video caricato da un filmmaker e un docente di New York. Il video venne visto da 1,000 bambini in Heart, nell'Afghanistan dell'Ovest. Questi bambini impararono tante cose dal video, interagirono con il filmmaker e cominciarono così a pianificare un loro video e dei loro progetti.
I bambini afferrarono i loro smartphone e tablet e uscirono dall'aula portando con loro la connettività propria di questi strumenti, imparando, avvalendosi inoltre delle migliaia di applicazioni disponibili online. I bambini usarono gli smartphone e i tablet per scattare foto, per scrivere commenti e blog, per caricare video. Ci fecero così dono del loro punto di vista, condividendo con noi il loro potenziale.
Io, il docente e il filmmaker, tutti noi abbiamo imparato a nostra volta tante cose dai bambini, capendo cosa piacesse loro, di cosa avessero bisogno e soprattutto, come potessero arricchire le nostre vite. E tutto ciò non è costato altro che il prezzo di uno smartphone o di un tablet. I bambini hanno creato BuzzScore e introiti pubblicitari, un'infinità di contenuti e di opinioni condivise. Hanno fatto la differenza, nelle loro vite e nelle nostre. Ciò accade ovunque ci siano smartphone e tablet.
Ogni giorno, al mondo, una bambina si sveglia.
Sà che dovrà prendere in mano uno smartphone o un tablet per imparare e comunicare.
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